

Secondo la normativa vigente, tramite lo smart working il dipendente può svolgere le proprie mansioni:
Lo smart working può essere realizzato solo tramite accordo fra le parti e di fatto, non altera in alcun modo il rapporto di lavoro in essere tra datore di lavoro e lavoratore.
Il lavoro in smart working potrà essere liberamente organizzato per fasi, cicli od obiettivi. Dovrà inoltre essere in ogni caso rispettata la durata massima dell’orario giornaliero e settimanale stabilita dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
Lo smart working è quindi basato sulla fiducia reciproca tra dipendente e datore di lavoro e grazie ad esso si bypassa la logica della “timbratura del cartellino” secondo la quale il dipendente deve stare in ufficio dalle 9 alle 18, per far spazio ad una logica focalizzata al raggiungimento di obiettivi.